Il rapporto ‘Filiera sporca’ e le testimonianze dei produttori e della filiera agrumicola siciliana
Operai impegnati nella raccolta degli agrumi
PALERMO, 10 novembre 2015 – Lavoro pulito e sfruttamento nelle campagne siciliane. Se ne parla mercoledì 11 novembre, a Palermo nel corso di un seminario dedicato al mondo dell’agricoltura, con un focus specifico al comparto agrumario, ospitato nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (SAF) dell’Università di Palermo (viale delle Scienze, Edificio 4, ore 16).
Sarà presentato il rapporto “Filiera sporca: gli invisibili dell’arancia e lo sfruttamento nell’anno di Expo 2015”, un documento realizzato dalle associazioni Da Sud, Terra!Onlus e Terre Libere con il contributo di Open Society Foundation che fa luce su casi di sfruttamento di braccianti nelle campagne di Sicilia e Calabria.
Introdotti dal prof. Paolo Inglese (coordinatore del Consiglio Interclasse Pta), interverranno Luciano Gristina (vice direttore del Dipartimento SAF); Maurizio Carta (presidente Scuola Politecnica); Fabio Ciconte (Terra! Onlus, co-autore di Filiera Sporca); Alfio Mannino (Flai CGIL Catania); Giuseppe Scifo (CGIL Ragusa); Federica Argentati (presidente Distretto Agrumi di Sicilia); e i produttori Giovanni D’Agati (presidente del Consorzio Mandarino Tardivo di Ciaculli) e Salvatore Pannitteri (Arancia Rosaria). Conclude Alessandro Bellavista (Università degli Studi di Palermo).
Obiettivo del seminario sarà quello di un confronto diretto – che metta in evidenza cause, criticità e possibili soluzioni da indicare alle istituzioni – che vedrà protagonisti da un lato gli autori del rapporto Filiera Sporca, dall’altro, in qualità di testimoni diretti, gli “addetti ai lavori”, ovvero esponenti del mondo della produzione riuniti dal Distretto Agrumi di Sicilia, realtà che dal 2011 aggrega centinaia di aziende ed enti della filiera siciliana impegnandosi a far crescere e sviluppare il comparto.