Verso un nuovo Patto di Sviluppo per l’agrumicoltura in Sicilia e il riconoscimento dei Distretto Agrumi di Sicilia da parte della Regione Siciliana. Sono gli obiettivi a breve e medio termine fissati dal Distretto Agrumi di Sicilia durante l’assemblea dei sottoscrittori dei giorni scorsi. Un importante momento di confronto tra le imprese e gli enti della filiera sul percorso intrapreso e sulle prospettive future.
Al termine della relazione sulle attività svolte della presidente, Federica Argentati – alla quale è stata rinnovata all’unanimità la fiducia per l’impegno e i risultati raggiunti e chiesto di proseguire in questo importante lavoro di accompagnamento della filiera agrumicola siciliana – sono state evidenziate le criticità dell’agrumicoltura siciliana: alcune legate a fattori esterni (scarsa azione dell’amministrazione regionale) altre riconducibili agli stessi sottoscrittori, che non sempre hanno maturato la consapevolezza della necessità di fare sistema con azioni concrete.
“E’ necessaria – ha detto la Argentati, agronomo ed esperto in cooperazione e programmazione territoriale – per poter andare avanti una ancora maggiore presa di coscienza delle imprese e degli enti che nel futuro vogliono continuare questo percorso che, per essere davvero efficace, necessita anche di una organizzazione più adeguata. Non sarà più sufficiente sottoscrivere un Patto delegandone la realizzazione solo a pochi. Comincia adesso un lavoro strategico sul territorio che porterà a un’ulteriore assemblea finalizzata all’approvazione del Patto di Sviluppo distrettuale al quale devono direttamente collaborare le imprese e le loro rappresentanze. Un patto in cui la base dovrà esprimere i principali obiettivi da raggiungere nel prossimo triennio e le rinnovate ed assolutamente necessarie modalità operative, fra cui una maggiore sinergia con altri strumenti di riferimento del comparto”.
Tra gli obiettivi già indicati figurano: maggiore rappresentatività con istituzioni e mercato; interventi per il virus Tristeza; la riduzione dei costi di filiera, inammissibili nella competizione globale; innovazione di prodotto, di processo e di sistema attraverso programmi di ricerca condivisi; sostegno agli accordi di filiera su fresco e trasformato; iniziative per internazionalizzazione e valorizzazione delle produzioni agrumicole di qualità e bio che rispettano ambiente e consumatore.
Erano presenti: Consorzio Arancia Ribera DOP, Arancia Rossa di Sicilia IGP, Tardivo di Ciaculli, Associazione Limone dell’Etna, OP Agrinova Bio, OP Bella Rossa, OP Rossa di Sicilia, OP Agrisicilia, OP Rosaria, Coop La Normanna, Coop La Deliziosa, Coop Calabretta, A&Co, Az Agr. Di Bella, Az. Agr. Mangano, Az. Agr. Russo, Pannitteri, Oranfrizer, DiFruit. S.r.l., Ortogel, Cia Sicilia, Fruit Imprese, l’Associazione Gusto di Campagna, Gal Kalat, Agenzia per il Mediterraneo, CREA, Agri-Cultura e Turismo sas, Comune di Francofonte ed alcune figure tecniche.