Comunicato Stampa
Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia
Concluso con successo il progetto TRICK: Innovazione, sostenibilità ed economia circolare per la filiera agrumicola siciliana
Catania, 31 ottobre 2024 – Dopo 42 mesi di intensa collaborazione internazionale, il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia annuncia con orgoglio i risultati conseguiti dal progetto TRICK, che ha dimostrato il potenziale della blockchain e delle pratiche di economia circolare applicate al settore agroalimentare e tessile. L’iniziativa, finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e sviluppata insieme a oltre 30 partner da undici paesi, si conclude oggi, segnando un importante passo avanti per la filiera agrumicola siciliana verso tracciabilità, trasparenza e sostenibilità. Gli esiti del progetto sono stati presentati ufficialmente durante l’evento finale del 14 ottobre scorso, ospitato dalla conferenza Ecosystex a Milano. Dopo oltre tre anni di lavori di ricerca, sviluppo e implementazione, TRICK si afferma dunque come un pilastro per l’economia circolare e la tracciabilità delle filiere, con un impatto diretto sul settore tessile e su quello alimentare, rappresentato proprio dal Distretto Agrumi di Sicilia.
Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, esprime con soddisfazione il risultato raggiunto: “TRICK rappresenta un esempio emblematico di come la tecnologia, l’innovazione e la cooperazione possano trasformare le filiere produttive, promuovendo pratiche sostenibili e una maggiore trasparenza. Grazie a questo progetto, non solo siamo stati in grado di sviluppare nuove soluzioni per la filiera agrumicola siciliana, ma abbiamo anche dimostrato come un approccio innovativo possa portare benefici concreti al nostro territorio e ai consumatori”.
Tra i principali risultati ottenuti dal progetto, si sottolinea l’importanza di un sistema di gestione delle informazioni di prodotto protetto da tecnologia blockchain, in grado di garantire la tracciabilità e la trasparenza dei dati. La blockchain offre una tracciabilità sicura e affidabile, permettendo alle aziende di rendere disponibili ai consumatori e agli stakeholder informazioni cruciali, dall’origine dei prodotti fino alla fine della loro vita utile.
“Grazie alla blockchain e all’intero progetto TRICK, abbiamo fatto un passo in avanti nella valorizzazione della tracciabilità – continua Argentati, – offrendo ai consumatori l’opportunità di fare scelte informate, supportando pratiche di acquisto consapevoli e sostenibili. La fiducia nella nostra filiera agrumicola ne esce rafforzata, grazie all’adozione di strumenti digitali avanzati e trasparenti”.
Il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia ha partecipato al progetto TRICK promuovendo il food pilot, un’iniziativa innovativa che ha valorizzato il pastazzo, sottoprodotto della trasformazione degli agrumi. Più nel dettaglio, i pilot stabiliti erano due e riguardavano sia il trattamento del pastazzo proveniente da agrumi in regime biologico e quello da agrumi in regime convenzionale, sia il monitoraggio e la registrazione di dati ambientali dal momento della raccolta degli agrumi a quello della vendita finale e a quello del passaggio all’industria dei succhi.
Due i percorsi principali sviluppati. In ordine al primo, si è provveduto a installare dei sensori portatili per la rilevazione di temperatura e umidità nelle cassette di raccolta degli agrumi e mantenerli in tutte le fasi: il trasporto dal campo al primo stoccaggio presso il produttore, il trasporto al centro di raccolta, la conservazione presso quest’ultimo, il trasporto degli agrumi residui (dopo le vendite come frutto fresco) all’industria. I dati raccolti costituiscono la base per la definizione di un algoritmo predittivo, ottenuto con strumenti di AI, che potrà essere utilizzato dagli operatori commerciali in futuro per meglio predefinire la shelf-life. Gli agrumi inviati all’industria sono stati trasformati in succhi e il loro sottoprodotto, il cosiddetto pastazzo, inviato a un allevatore dell’ennese in regime biologico: l’obiettivo è quello di integrare l’alimentazione dei bovini con un alimento ricco di fibre e antiossidanti.
Il secondo pilot ha riguardato l’utilizzo del pastazzo proveniente da lavorazione di agrumi in regime convenzionale e il suo impiego in impianti di estrazione del biogas (metano) in associazione con altre varietà di residui vegetali. Da tale lavorazione non si è ottenuto solo il biogas ma anche un residuo, chiamato “digestato”, che verrà utilizzato come ammendante in agricoltura.
Per quanto riguarda le ultime attività connesse ai due pilot: per quello relativo al regime biologico, la sperimentazione di un processo automatizzato per l’ottenimento del PCO (Preferential Certification of Origin) da parte dell’Agenzia delle Dogane, partner del progetto TRICK, il cui scopo è quello di attestare la provenienza del prodotto negli scambi con Paesi extra-comunitari ed ottenere agevolazioni sulle tariffe doganali, ed è anch’esso notarizzato in blockchain a maggior garanzia. E ancora, per entrambi i pilot lo studio del livello complessivo di sostenibilità, in relazione alle quantità residue di rifiuti e/o sottoprodotti non riutilizzabili che, nel caso di specie, dovrebbero convergere verso lo zero waste.
Le aziende coinvolte per il pilot bio sono: due O.P., come produttori fornitori di Eurofood s.r.l. (industria di trasformazione associata al Distretto); Frasconà Cantalanotte Giacomo di Cerami (EN), allevamento in regime bio. Mentre per il convenzionale: ancora Eurofood s.r.l. Assoro Biometano per biogas e digestato.
In questo contesto, il Distretto Agrumi di Sicilia e il Distretto Produttivo della Filiera delle Carni hanno collaborato per attivare una filiera congiunta di recupero del pastazzo agrumi per l’alimentazione dei bovini da carne.
“La collaborazione con il Distretto della Filiera delle Carni è nata dalla convinzione che l’economia circolare possa generare valore aggiunto per il nostro territorio”, afferma Argentati. “Utilizzare il pastazzo come risorsa per l’alimentazione animale e per la produzione di biogas dimostra come i sottoprodotti della nostra filiera possano diventare opportunità, riducendo i rifiuti e generando benefici ambientali ed economici”.
Un ulteriore successo del progetto TRICK è stato l’integrazione di politiche di ecodesign e la dimostrazione pratica del Digital Product Passport, un innovativo strumento promosso dalla Commissione Europea che mira a fornire al consumatore informazioni complete sulla sostenibilità del prodotto. Questi sviluppi permetteranno alle aziende della filiera di rispondere a normative e regolamenti futuri, con l’obiettivo di garantire una maggiore responsabilità ambientale e una riduzione dell’impatto ecologico.
Il progetto TRICK è stato presentato durante eventi di rilievo, come il CIBUS di Parma, dove è stato accolto con grande entusiasmo da esperti del settore e dal pubblico internazionale. Il Distretto Agrumi di Sicilia ha anche ricevuto una delegazione di parlamentari danesi, accompagnati dall’Ambasciatore danese in Italia, per mostrare gli avanzamenti del progetto e il valore aggiunto che TRICK apporta alla filiera agrumicola siciliana.
“La sostenibilità è oggi un valore imprescindibile, e TRICK rappresenta un modello per tutte le filiere, – conclude Argentati – questo progetto dimostra come l’innovazione e l’economia circolare siano compatibili con la qualità e l’autenticità del prodotto siciliano. È nostro dovere, come Distretto, continuare a promuovere pratiche sostenibili e rendere visibili i progressi della nostra filiera agrumicola”.
TRICK vanta la collaborazione di oltre trenta partner da 11 paesi, includendo università, agenzie nazionali, e aziende nei settori del tessile, alimentare e IT. Tra loro: l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che gestirà la certificazione di origine preferenziale, Fratelli Piacenza S.p.A., Accudire Srl, Biba – Bremer Institut für Produktion und Logistik GmbH, Ceesa, Cnr Stiima – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manufatturiero Avanzato, Ctpt – Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A., Ditf – Deutsche Institute für Textil- und Faserforschung, Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Domina, Enea – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, Etp – European Technology Platform, Filidea S.r.l., Holonix, Ideal, Marchi & Fildi, Quadrans Foundation, , DNV, Schneider Group, Sintef Manufacturing, Ubitech, Univerlab, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Politecnica della Catalogna, Scuola Superiore Sant’Anna, Politecnico di Milano.
Questa rete di collaborazioni ha permesso di sviluppare soluzioni concrete e innovative per affrontare le sfide ambientali della filiera e di creare nuove opportunità di valorizzazione dei prodotti agrumicoli siciliani, rafforzando al contempo il legame con il territorio e le sue risorse.
Ufficio stampa Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Maria Chiara Graziano