DISTRETTI, RICONOSCIMENTI RIMANDATI A SETTEMBRE. ARGENTATI, DISTRETTO AGRUMI: «ASPETTEREMO CON PAZIENZA MA CON ATTENZIONE. LA FILIERA AGRUMICOLA NON SI FERMA, MA HA BISOGNO DI MAGGIORE CONSIDERAZIONE. FORSE è IL CASO DI CAMBIARE “CASA”»

«Aspetteremo pazientemente settembre per avere risposte sulla richiesta di riconoscimento del nuovo patto di sviluppo distrettuale, presentata a giugno 2017. Nel frattempo continueremo ad andare avanti con le tante attività messe in campo, con un parco sottoscrittori e partner che è ancora cresciuto, nella consapevolezza che la filiera agrumicola ha assoluto bisogno dell’atto di riconoscimento previsto dalla normativa regionale in capo all’Assessorato Attività Produttive, per il quale siamo in attesa da più di un anno». E’ quanto afferma Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, commentando l’audizione del pomeriggio di giorno 3 luglio in Commissione Attività produttive all’Assemblea Regionale Siciliana. «Ringraziamo il presidente della Commissione Orazio Ragusa e i suoi componenti per la sensibilità dimostrata verso le questioni aperte sul fronte dei distretti produttivi siciliani – aggiunge Argentati – e speriamo venga accolta la proposta, alla commissione, della vice presidente Angela Foti di voler far proprio il documento congiunto elaborato dai rappresentanti degli stessi Distretti presenti al tavolo su alcuni temi essenziali che attendono risposta: la riorganizzazione dell’Ufficio Distretti in seno alle Attività Produttive, la pronta istruttoria dei Patti di Sviluppo presentati per arrivare ai riconoscimenti, l’insediamento della Consulta regionale dei Distretti, il ruolo dei Distretti nella definizione della programmazione regionale, un inquadramento più semplificato per i Distretti dell’agroalimentare e della pesca, bandi dedicati ai Distretti, l’inserimento di una premialità per le aziende che aderiscono ai Distretti nei bandi della programmazione comunitaria».